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Scritto da Redazione il: 25 Ottobre 2018

HACKATHON: COS’È E PERCHÈ TUTTE LE AZIENDE DOVREBBERO ORGANIZZARNE UNO

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L'innovazione digitale, si sa, corre veloce.

E per affrontare i tempi e le sfide imposte dalla modernità, non basta essere dei corridori allenati: bisogna essere dei veri e propri maratoneti.

Non di quelli che si vedono in televisione, in occasione di competizioni internazionali, in scarpe da running, canottiera e pantaloncini.

Quanto piuttosto di quelli che fanno correre veloci le loro dita su mouse e tastiere di computer di ultima generazione.

Di quelli capaci di passare ore e ore davanti a un monitor e di buttare giù migliaia di righe di codice con un unico obiettivo: cercare (o creare) soluzioni innovative per la gestione di prodotti e servizi.

Il terreno di gara ideale per simili atleti? Niente di meglio di un Hackathon!

Di cosa si tratta? Niente di trascendentale: semplicemente una maratona di esperti informatici.

Del resto il termine hackathon (neologismo inventato nel 1999) nasce proprio dalla fusione delle parole inglesi hacker marathon, ossia informatico e maratona.

Gli hackathon, infatti, sono veri e propri eventi a cui partecipano esperti informatici, grafici, programmatori, sviluppatori, con l’obiettivo di collaborare e progettare insieme soluzioni innovative in grado di rispondere a una determinata esigenza o di trovare una soluzione a un problema della più varia natura (lavorativo, sociale, artistico ecc.).

In genere un hackathon viene organizzato da una società di software o da un grande gruppo di sviluppo informatico, anche se negli ultimi tempi, a questo strumento innovativo, sono sempre più interessate anche le grandi aziende che vogliono fare open innovation.

A cui vanno aggiunti anche le organizzazione no-profit e gli enti pubblici, ultimi - ma non per importanza - ad essersi affaciati a questo mondo.

COME SI PARTECIPA A UN HACKATHON

Ma com’è organizzato un hackathon e come funziona?

Anche se non esistono regole valide per tutti, generalmente l’evento parte con la presentazione dell’argomento al centro della "gara" e la spiegazione delle modalità di lavoro.

I partecipanti passano poi alla proposta di idee e alla formazione di squadre sulla base degli interessi dimostrati e alle proprie competenze.

Segue la fase di stesura ed elaborazione dei progetti, che può andare avanti per molte ore, se non addirittura per svariati giorni.

Al termine del tempo concesso dagli organizzatori, ogni gruppo presenta il proprio progetto e i risultati ottenuti nel corso della maratona dello sviluppo software.

Segue quindi la premiazione del progetto vincitore, quello ritenuto dalla giuria competente il più interessante e innovativo


PERCHÈ PARTECIPARE A UN HACKATHON

Benissimo, ma perchè bisognerebbe parteciparvi?

Dal punto di vista delle imprese queste maratone digitali sono delle incredibili occasioni per risolvere questioni delicate o sviluppare nuovi modelli di business.

Gli Hackathon del resto attraggono una varietà di talenti dal cui scontro e incontro non possono che generarsi idee assolutamente innovative e soluzioni fuori dagli schemi.

Basti pensare che senza queste competizioni di genietti dell'informatica il tasto “like” e la chat di Facebook non esisterebbero, così come alcune note app di messaggistica istantanea.

Ma gli hackathon non sono profittevoli solo per le aziende, bensì risultano essere uno strumento utilissimo anche e soprattutto per i professionisti.

Una maratona di questo tipo permette infatti al singolo di uscire dal campo dell' “io” e di condividere idee, lavori e progetti in un contesto pensato proprio alla collaborazione da un lato e alla competizione dall'altro.

Sì perchè se da una parte fare "squadra" è necessario, dall'altro lato della medaglia c'è il fatto che questi terreni di gioco offrono un'incredibile occasione per misurarsi con altre menti brillanti e, anche laddove non se ne esca vittoriosi, si torna alla propria vita quotidiana con una nuova consapevolezza, arricchiti in termini di conoscenze e competenze...e anche nel CV!


CONSIGLI 
PRATICI PER PARTECIPARE

Vediamo allora qualche consiglio utile a chi dovesse decidere di prendere parte ad una manifestazione di questo tipo.

Partiamo dalle basi: per prendere parte ad un hackathon al meglio delle proprie possibilità occorre innanzitutto essere carichi di energia e ispirazione.

Avere sulle spalle un regolare numero di ore di sonno e riposo, dunque, è a dir poco fondamentale.

Un hackathon può durare anche più di 24 ore e dopo le prime 10 possono cominciare a subentrare le prime tensioni.

In queste situazioni, una mancanza di sonno o di lucidità può facilmente intontire e aumentare a dismisura l'ansia da prestazione.

Relazionarsi correttamente coi membri del proprio team è altrettanto importante per lavorare al meglio e abituarsi ad una fondamentale simbiosi con la personalità degli altri.

Rapportarsi bene con gli altri partecipanti vuol dire anche riuscire a spiegare chiaramente le proprie idee in fase di brainstorming, in modo da permettere al resto del team di assimilarle, analizzarle e metterle in circolo in relazione a quelle degli altri.

Questa fase, in particolare, permetterà di raccogliere informazioni sul metodo di lavoro degli altri partecipanti, attività necessaria per valutare e migliorare il proprio metodo personale.

Altrettanto fondamentale è iniziare a costruire un'adeguata presentazione del lavoro nel momento in cui si conclude la fase di progettazione, azione indispensabile a garantire un'esposizione chiara, completa e comprensibile.


L'HACKATHON AZIENDALE

Capita spesso che le aziende decidano di organizzare degli hackathon interni con i propri dipendenti come partecipanti.

Si tratta di una strada ancora poco battuta dalle imprese italiane ma molto importante per favorire un'evoluzione che parta dall'interno del proprio nucleo costitutivo.

Organizzare hackathon interni, per un'azienda, può risultare particolarmente importante se la necessità primaria è quella di porsi precisi obiettivi da raggiungere anche – se non soprattutto – grazie alla capacità dei dipendenti di sviluppare atteggiamenti imprenditoriali, mettere a frutto le proprie capacità professionali, assumersi le proprie responsabilità, relazionarsi e puntare concretamente ad un obiettivo comune.

Nella maggior parte dei casi, si tratta di progettare un'applicazione o prototitpi di soluzioni digitali che possano soddisfare le esigenze pratiche dell'azienda e dei suoi clienti.

Soprattutto a livello professionale, però, l'hackathon aziendale è fondamentale per valutare e migliorare concretamente il funzionamento della propria organizzazione attraverso la trasmissione di ottimismo e serena operosità tra i lavoratori.

Il tutto, ovviamente, legato alla necessità di valorizzare e perfezionare le singole competenze dei dipendenti, incentivarne le capacità di organizzazione, permettere loro – come all'azienda stessa – di sperimentare nuovi metodi di lavoro ispirando interesse e curiosità allo scopo di selezionare le migliori idee in funzione del futuro professionale dell'azienda.