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Scritto da Redazione il: 20 Maggio 2019

PRENOTARE VACANZE ONLINE: ECCO I CONSIGLI DI AMERIGO.IT PER EVITARE LE TRUFFE 2.0

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Ci siamo. Le vacanze sono ormai alle porte e la corsa alle prenotazioni è ufficialmente inziata.

E il traffico mobile pre-ferie inizia già a registrare sessioni da bollino nero, anche grazie all’estrema facilità e comodità che il web ormai riserva a chi decide di prenotare alberghi e case-vacanze online.

Purtroppo, però, così come per qualsiasi altra tipologia di operazione sul web, anche l’acquisto di un pacchetto vacanza può essere rischioso.

E la possibilità di ritrovarsi in un luogo diverso da quello che si era immaginato – magari con servizi assenti e un contesto non proprio da cartolina – o, peggio ancora, scoprire che la casa affittata per le tanto agognate ferie non esiste neanche, non è così remota come si potrebbe credere.

Scovare una truffa sul web, del resto, è diventato sempre più difficile: i truffatori, oggi, seguono tecniche estremamente raffinate, al punto da essere diventati dei veri professionisti del settore.

Scrivono annunci interessanti con belle immagini, indicando su mappa posizioni invidiabili e prezzi a dir poco allettanti.

Come guadagnano? Semplice, con la caparra chiesta al mal capitato e fatta versare su carte ricaricabili o, per evitare sospetti, su carte prepagate dotate di codice IBAN, all’apparenza veri e propri conti bancari.

Ricevuto l’acconto, il gioco è fatto ed il pseudo-proprietario sparisce, lasciando lo sfortunato affittuario senza appartamento o, per i più fortunati, con una casa-vacanza diversa da quella prenotata.

Nel migliore dei casi, i truffati se ne accorgono per tempo e riescono a riorganizzarsi. Tragica, invece, è la situazione in cui l’ospite scopre il misfatto solo a destinazione raggiunta, dopo un lungo viaggio, a volte con bambini e magari in pieno agosto.

E allora come proteggersi da queste truffe? Ci sono delle buone norme per evitare di farsi ingannare da un clic di troppo?

Certo, eccone alcune. 

1. IL PREZZO È TROPPO BASSO

Partiamo da un elemento che, a mente fredda, potrebbe sembrare di una banalità disarmante ma che, nella corsa frenetica al risparmio, può realmente far perdere il senno: il prezzo.

Pur non avendo alcuna cognizione di causa nel settore immobiliare, basta poco per capire se quanto offerto online risulta essere davvero troppo basso rispetto al contesto.

Facciamo un esempio.

Se per una settimana ad agosto, il prezzo medio per una camera ad Amalfi è di 300 euro a notte e ci si imbatte in qualcuno che ne offre una a 50 euro, allora probabilmente c’è qualcosa che non va.

Cosa fare, allora?

Innanzitutto, una rapida telefonata all’ente turistico preposto potrebbe togliere molti dubbi (anche se nel mercato privato ognuno si può muovere come meglio crede).

Volendo indagare ulteriormente, si potrebbero richiedere al locatore delle informazioni aggiuntive sull’immobile. Tra cui l’indirizzo esatto.

Una volta scoperto dove è ubicata, utilizzando Google Maps, è possibile verificare se davvero la casa si trova in quel preciso luogo.

E magari fare uno squillo al Comune per farsi dire se l’intestatario corrisponde al nome dell’annuncio.

2. CHIEDONO DI CARICARE CARTE RICARICABILI

Altro tasto dolente è la caparra.

Va detto che nessun venditore permetterà mai di bloccare un appartamento sulla parola: vorrà certo una cifra come caparra (a maggior ragione se la casa è ubicata in una zona molto turistica e il periodo di soggiorno richiesto cade in alta stagione).

Niente di male, perciò, fin qui.

Attenzione però all’importo richiesto e alla modalità di pagamento indicata.

Vada per un 10-20% del prezzo totale ma solo se la transazione avviene tramite una modalità tracciata o al massimo PayPal.

Da evitare assolutamente il trasferimento di soldi su carte ricaricabili che non forniscono alcuna garanzia per un’eventuale truffa e, peggio, non sono legate a un conto corrente (e dunque a un cliente reale di un istituto).

Ricorda sempre che la caparra è un anticipo del pagamento che può essere trattenuto dal proprietario della casa se annulli la prenotazione o non ti presenti, ma ti dà anche diritto, in caso di annullamento del contratto da parte del proprietario, a vederti restituito il doppio della cifra spesa. 

Fatti fare sempre la ricevuta, chiedendola espressamente se il proprietario “si dimentica”.

Anche per questo risulta estremamente importante poter raggiungere, sin dall’inizio, l’utente al telefono.

Negare di comunicare in questo modo dovrebbe essere un primo campanello d’allarme perché si evita di far sentire la propria voce ma anche di fornire un elemento che potrebbe ricondurre alla persona, vale a dire il numero di cellulare.

3. USANO SITI NON SICURI

Massima attenzione va prestata anche al sito utilizzato. Non tutti i truffatori, infatti, si affidano a piattaforme conosciute.

Alcuni creano dei portali appositi dove, a cadenza regolare, caricano annunci truffaldini per ingannare i navigatori.

Come verificare, allora, la veridicità di un sito web?

Innanzitutto dovete controllare che sia presente, all’inizio del collegamento, il suffisso httpsseguito da lucchetto e dalla dicitura “sicuro” al fianco del link.

La compresenza di questi elementi certifica che le informazioni immesse sono crittografate e protette, oltre a essere rese illegibili agli occhi di terzi e inviate solo al sistema che gestisce i pagamenti.

In assenza di questi, infatti, gli hacker hanno più facilità a intrufolarsi tra le pagine per cambiare la finestra di visualizzazione del pagamento e pilotare l’invio del denaro sui propri conti.

Ma non è tutto.

Spesso e volentieri non è solo la ricerca proattiva a metterci in pericolo: i truffatori, a volte, vengono a bussare alla “porta di casa”, o meglio, alla nostra casella di posta elettronica.

E se anche è vero che ormai siamo diventati avvezzi all’evitare di cliccare su link sospetti che ci arrivano via mail, non sempre si riesce a distinguere le mail “sane” da quelle infette.

Come fare, allora, a proteggersi dagli hacker che ci vogliono incuriosire con finte proposte di viaggio?

Semplice, basta dotarsi di un buon antivirus in grado di intercettare il traffico malevolo e bloccarlo sul nascere, in modo da non incappare in uno spiacevole scivolone pre-ombrellone.

A TUTTO IL RESTO PENSA AMERIGO.IT

E se invece accade qualche imprevisto all’arrivo? Lontano da casa e da chi potrebbe correre in tuo aiuto?

Beh, a quel punto ci pensa Amerigo!

Di cosa stiamo parlando?

Dell’innovativa polizza targata Bene Assicurazioni S.p.A. che garantisce, tanto per cominciare, il rimborso per le spese mediche eventualmente rese necessarie da alterazioni dello stato di salute durante il periodo di ferie (erogato in forma diretta, quindi senza anticipo da parte dell’assicurato) e per quelle relative allo smarrimento o al danneggiamento dei bagagli.

Non solo.

Amerigo rimborsa l'assicurato anche in seguito a furto, rapina, scippo e incendio del bagaglio – includendo anche abiti e oggetti portati in viaggio – e fornisce assistenza a 360°, consulenza medica telefonica, copertura delle spese di prolungamento del soggiorno in caso di infortunio o malattia dell'assicurato, servizio di interpretariato in caso di difficoltà linguistiche ed eventuale assistenza legale.

In caso di ritardata (non inferiore alle 8 ore) o mancata riconsegna del bagaglio da parte del vettore, la polizza Amerigo prevede anche il rimborso – entro la somma assicurata – delle spese sostenute e documentate per gli acquisti di prima necessità effettuati non oltre la fine del viaggio e per il rifacimento o la duplicazione dei propri documenti personali (carta d'identità, patente, passaporto) andati perduti.Richiedi ora il tuo preventivo gratuito e assicurati una vacanza spensierata!