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Scritto da Redazione il: 19 Aprile 2018

SHARING ECONOMY: IL FUTURO DELL’ECONOMIA È NELLA CONDIVISIONE

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La sharing economy ha ormai attecchito nei mercati di tutto il mondo. Ma di cosa si tratta? Come suggerisce la sua stessa denominazione, il concetto di sharing economy si basa fondamentalmente su un'economia della condivisione

Una sempre più marcata propensione degli individui a non possedere determinati oggetti o mezzi votati ad un preciso utilizzo, infatti, ha direzionato l'interesse collettivo quasi esclusivamente verso la loro fruizione. In parole povere, siamo sempre più disponibili a condividere quello che abbiamo a disposizione per poi monetizzare. È consequenziale, dunque, il consistente aumento di startup nate con la precisa intenzione di raccogliere investimenti in questo specifico settore. 

LE TECNOLOGIE DIGITALI AL SERVIZIO DELLA FRUIZIONE

Secondo Alessandro Perego, direttore del Dipartimento di Ingegneria Gestionale del Politecnico di Milano, «chi offre condivide per far fruttare le risorse scarsamente utilizzate; chi utilizza, invece, aggira i costi che derivano del possesso del bene tramite un pagamento a consumo. Questo scambio è abilitato dalle tecnologie digitali, in grado di mettere in contatto domanda e offerta e di garantire l’accesso al bene a chi utilizza, sollevandolo dall’onerosità del possesso».

Da un simile quadro emerge, in sostanza, un'ipotesi di futuro che vede il noleggio o l'affitto padroneggiare sulla compravendita, situazione per far fronte alla quale occorre rivalutare radicalmente il concetto stesso di acquisto. Gran parte delle motivazioni che spingono gli individui verso questa importante direzione, naturalmente, provengono dall'irrefrenabile sviluppo della Rete. Grazie all'attuale semplicità di utilizzo delle connessioni, infatti, è possibile essere sempre aggiornati su servizi e oggetti pronti all'uso o prenotabili. Trovando la giusta piattaforma, quindi, è possibile noleggiare qualunque cosa.

IN CHE DIREZIONE VA IL MERCATO?

Come si muove il mercato in merito a questa specifica situazione? Le cifre parlano chiaro: sono 195 le startup mondiali che hanno deciso di investire oltre 4 miliardi di dollari nelle prospettive offerte dalla sharing economy. L'ambito in cui queste startup hanno scelto di concentrarsi è prevalentemente quello del bike sharing, ma cifre importanti sono state investite anche in Gig economy (423 milioni di dollari), professional services (342 milioni), P2P Lending (162 milioni) e Pooling economy (151 milioni).

Per quanto riguarda il contesto italiano, sono 26 le startup certificate in ambito di sharing economy. Su tutti troneggia il campo relativo alla spesa online con consegna a domicilio in giornata o entro un'ora. Seguono le piattaforme adibite a marketplace di professionisti per servizi e prestazioni occasionali

SERVIZI PIÙ RICHIESTI

Ma quali sono i servizi più richiesti tra quelli disponibili in un contesto di sharing economy? Tra le piattaforme più utilizzate ci sono quelle relative al car sharing; in questo ambito, secondo precise ricerche di mercato, ci saranno 36 milioni di persone orientare verso il noleggio di automobili entro il 2025. Sempre nel campo di utilizzo delle automobili, molto battuto è anche il servizio di car pooling, ovvero il noleggio non di un veicolo intero ma di un posto all'interno di un mezzo per percorrere un tragitto prestabilito. Ciò permette ai guidatori di abbattere le spese da sostenere e ai viaggiatori di trovare prezzi più bassi rispetto agli altri mezzi di trasporto disponibili. 

Molto richiesti, poi, sono anche i servizi di affitto per appartamenti o stanze, ma forte è anche l'affluenza di utenti su piattaforme di bike sharing, condivisione di utensili, scambio di libri (book sharing) e capi di abbigliamento

Ma nel campo della sharing economy c'è spazio anche per richieste alquanto inaspettate come, ad esempio, quelle relative alla condivisione di avanzi di cibo online, barche inutilizzate in un porto per gran parte dell'anno o giardini al posto di stanze in cui alloggiare col proprio camper o con la propria roulotte.